Nella storia del calcio ci sono stati tanti episodi che, a detta di molti, hanno avuto del paranormale. E quando ciò accade il 31 ottobre, la sera di Halloween, questi avvenimenti hanno quel pizzico in più di atrocità che sembrano quasi dettati dal fato.
E nel calcio italiano c'è una partita in particolare che i tifosi di Juventus e Napoli non dimenticheranno mai. Allo stadio Olimpico di Torino si gioca il primo anticipo dell'11° giornata di Serie A, la stessa che poi avvierà l'Inter di Mourinho a vincere il primo triplete della sua storia. Era il 31 ottobre 2009, e mai i tifosi bianconeri avrebbero pensato di passare la notte delle streghe perendo sotto i colpi dei demoni vestiti d'azzurro. Anche perché per gli uomini di Ferrara la partita aveva preso i giusti binari.
Infatti, già dopo pochissimi secondi gli avanti juventini sfiorano il vantaggio con Giovinco che, solo davanti all'estremo difensore del Napoli, manca di poco lo specchio della porta. I partenopei però non vogliono farsi schiacciare e si rendono pericolosi prima con Aronica dalla distanza (neutralizzato da un grande intervento di Buffon) e poi con Denis da calcio piazzato. Ma il risultato cambia al 35' quando, in seguito ad una dormita della difesa azzurra, Trezeguet porta in vantaggio i suoi incornando alle spalle di De Sanctis l'ottimo traversone di Grygera.
La rosa di Mazzarri accusa il colpo e sul campo iniziano ad aleggiare i fantasmi della sconfitta. Il gol del raddoppio arriva al 54' quando Giovinco viene letteralmente servito con una palla al bacio da Contini: per la Formica Atomica il 2-0 è quindi una formalità. Ma se c'è una particolarità che i tifosi azzurri hanno imparato sulla propria squadra è che il Napoli non muore mai. Mazzarri dunque cambia le carte in tavola e mette in campo Datolo al posto di Campagnaro: la partita cambia subito inerzia. Il primo pallone toccato dall'argentino ex Boca Juniors è un cross che arriva dritto sul piattone di Hamsik che, a porta spalancata, riaccende il lume della speranza per i suoi.
Cinque minuti dopo, dagli sviluppi di un corner, il Napoli trova anche il pareggio grazie al tap-in vincente proprio di Datolo, che viene sommerso dai suoi compagni quasi come farebbe un'orda di zombie sul corpo di un non-morto (giusto per restare in tema). A questo punto agli azzurri non resta che sfruttare la propria arma migliore: il contropiede. E così, in seguito ad una velocissima ripartenza, i partenopei riescono a ribaltare la gara a pochi minuti dal termine ancora una volta con Hamsik, bravo a battere a rete una respinta corta. Giocatori in delirio, i tifosi di più: 21 anni dopo gli azzurri riescono a sbancare Torino con una gara che verrà ricordata per ancora tanti anni.