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Amarcord - Dagli esordi col Real Madrid al Triplete nerazzurro: Cambiasso, che carriera!

Esteban Cambiasso è un calciatore argentino nato a Buenos Aires. Inizia a muovere i suoi primi passi nello sport fin da bambino, praticando però il basket, disciplina di cui i genitori ne andavano matti: ed è proprio così che ha appreso le tecniche di base utili ad uno sportivo professionista. Col passare degli anni, però, si è avvicinato al mondo del calcio, disciplina in cui ha dimostrato con grandissimi risultati le sue capacità. La sua carriera inizia nelle giovanili dell'Argentinos Juniors, dove, già da ragazzino, veniva impiegato con giocatori più grandi, poiché aveva dimostrato di essere diverse spanne oltre i pari età. È qui che gli verrà attribuito il soprannome Cuchu, per via della somiglianza con un personaggio della tv argentina.

Soltanto un anno dopo aver firmato con i Bichos Colorados, però, gli osservatori del Real Madrid si accorgono delle sue potenzialità e decidono di far continuare la sua crescita nella squadra B dei Galacticos. Inizia così la vera e propria carriera del Cuchu, anche se muove i primi passi da professionista in Argentina, dove verrà ceduto in prestito per 4 anni prima all'Indipendiente e poi al River Plate: nei Millonarios diverrà un punto di riferimento fisso e, grazie anche al suo contributo, al termine della stagione arriverà la vittoria del torneo di Clausura.

Nel 2002, quindi, viene ritenuto pronto per far parte della prima squadra del Real Madrid: in due anni totalizza ben 68 presenze, giocando anche alcune finali, poi vinte, da titolare. I gol latitano, ma le sue caratteristiche lo portano a sacrificarsi molto durante la fase di non possesso, permettendogli in diversi casi anche di essere schierato come libero.

Il 28 agosto del 2004 si lega all'Inter, squadra in cui avverrà la sua consacrazione, sia come calciatore che come uomo spogliatoio. In questo step della sua carriera rivela anche una certa affinità col gol, terminando le stagioni spesso e volentieri vicino alla doppia cifra: una condizione non proprio semplice se si considera la sua posizione nel rettangolo verde. Con i nerazzurri i successi sono molteplici, ma quelli che meritano più considerazione sono sicuramente i trofei del Triplete, che videro nel Cuchu un elemento fondamentale dello scacchiere di Mourinho. In 10 anni, dunque, totalizzerà ben 431 presenze, 51 gol (diversi molto importanti) e 15 trofei, che, sommati a quelli vinti precedentemente, lo rendono il calciatore con il maggior numero di titoli vinti nella storia del calcio argentino dopo Lionel Messi.

Dopo l'esperienza milanese continua a giocare prima in Premier League col Leicester, in cui viene eletto giocatore dell'anno dai tifosi, poi in Grecia con l'Olympiakos dove arrivano altri due titoli nazionali, oltre ad una serie di ottime prestazioni che gli varranno la fascia da capitano in alcune situazioni.

Attualmente svincolato, lo scorso 13 giugno ha iniziato a Coverciano il corso da allenatore professionista UEFA A, che lo abiliterà ad allenare formazioni giovanili e squadre fino alla Lega Pro, oltre ad avere la possibilità di essere allenatore in seconda per le squadre di Serie A e B. Dunque per il Cuchu si prospetta una nuova carriera professionistica, questa volta sulla panchina: c'è da dire che in più di un'occasione, anche se in campo, ha dimostrato di poter essere un valido tecnico dispensando consigli tattici e comportamentali ai compagni di squadra. Ed in questo giorno, in cui compie 37 anni, non possiamo che augurargli il meglio per questa sua scelta professionale. Auguri Cuchu!


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