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La scala di scoville

Brucia. Brucia come le stesse fiamme dell’inferno; gli occhi lacrimano, sale un leggero singhiozzo e il colorito diventa rossastro: tutti sintomi del fatto che avete ingerito una varietà di una delle piante più curiose che la terra abbia mai potuto offrirci. Capsicum annuum, “nome in codice” peperoncino.

Il peperoncino fa parte della famiglia delle solanacee, ed è originario dell’America latina. Si suppone che abbia origini nel tardo 1100, coltivato da alcune tribù del luogo, esportato in Europa agli albori del ‘500 gli sono state attribuite diverse funzioni: da quelle mediche, a quelle di ottimo conservante oltre che perfetto condimento per ricette di qualunque specie e varietà. Il nome capsicum si presuppone derivi dal latino “Capsa” (scatola, a causa del fatto che la forma oblunga del peperoncino contiene i semi al suo interno) o ipotesi alternative vorrebbero che esso si ritrovi nel greco “Kapto” ovvero sia morso, in riferimento alla sensazione che si ha di mordere la lingua quando si mangia il suddetto frutto. La caratteristica principale del peperoncino è la sua piccantezza, e viene ricercata la specie più particolare dai consumatori proprio ad individuarne il migliore, posizionato più in alto sula scala di Scoville. Questa unità di misura prende il nome da William Lincoln Scoville, primo scienziato che analizzò e ricondusse la piccantezza del peperoncino a una componente fondamentale: la Capsicina (C18H27NO3), alcaloide responsabile degli effetti che ha sul palato questo prodotto. Posti il minimo e il massimo ovvero 0 (Peperone dolce) e 16.000.000 (Capsicina pura) nel mezzo ritroviamo tutte le varietà di peperoncino dall’ Habanero al Jalapeño passando per il Rocoto e l’Amarillo.

Ricco di Vitamina C e flavonoidi è un ottimo rimedio naturale per sinusiti e raffreddore in quanto libera le vie respiratorie. Essendo anche uno stimolante, vasodilatatore può sortire effetti afrodisiaci su chi ne fa un consumo ponderato. L’utilizzo smodato può sortire patologie collaterali quali ulcere, cistite, emorroidi.

Per tutti coloro che non sono amanti del piccante, ma che non si vogliono trovare in difficoltà davanti a un pranzo con diverse portate a base di peperoncino ecco alcuni rimedi immediati per stonare il bruciore: Formaggio, vino, yogurt, latte. La capsicina infatti, essendo liposolubile, trova nella caseina un perfetto solvente nel quale diminuire la concentrazione e alleviare il senso di bruciore al palato.


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