Sembrerebbe uno scherzo, ma non lo è. Zaytsev è stato costretto a lasciare il ritiro della nazionale azzurra a Cavalese perché le sue scarpe sono di uno sponsor diverso da quello della federazione. Diversi giorni fa lo Zar, Malagò (Presidente del CONI) e Cattaneo (presidente della Federvolley) si sono incontrati per trovare una soluzione. Le parti sembravano aver trovato un accordo nella quale l’atleta si impegnava ad utilizzare delle scarpe personalizzate della Mizuno, Sponsor Tecnico della Federazione. Stando a quanto scritto nel comunicato della Federvolley, lo Zar prima ha rifiutato tre diversi modelli della Mizuno, poi ha richiesto due modelli di scarpe da basket che provenivano dal Giappone. Le ha usate durante due allenamenti ma ha trovato delle difficoltà, soprattutto con un paio che creavano problemi all’intersuola. A quel punto, lo staff azzurro e l’azienda Mizuno Italia avrebbero proposto a Zaytsev di utilizzare un supporto plantare, ma questo suggerimento è stato rifiutato dal giocatore. Successivamente, l’azienda avrebbe proposto di nascondere temporaneamente il logo del marchio delle scarpe che utilizza attualmente lo Zar (Adidas) durante gli allenamenti con la squadra, così avrebbero potuto lavorare su un modello adatto alle esigenze del giocatore. Ma anche questa proposta è stata rifiutata a causa di motivi contrattuali tra Adidas e Zaytsev. Dopo questi tentativi per trovare un compromesso tra le esigenze del giocatore e quelle della federvolley, è scattata la “revoca della convocazione dal raduno di Cavalese”. Dunque, restando a queste condizioni, lo Zar non parteciperà agli Europei in Polonia a fine agosto.
Una storia triste per lo sport. “Una sconfitta” come ha commentato Malagò. L’assurdità di questa storia sta nel fatto che un giocatore non possa essere convocato perché ha uno sponsor diverso da quello federale. Un atleta di un certo livello e di una certa notorietà come Zaytsev, è normale che abbia uno sponsor tutto suo. Lasciarlo a casa sarebbe un danno per l’intera squadra che, come abbiamo visto durante la World League, non ha un leader, se non lui. Inoltre, è contro l’etica dello sport non convocare un giocatore forte che ha dato sempre tutto per la sua squadra, per la sua nazionale, e che ora si vede respinto la possibilità di far parte di un gruppo solo per gli interessi della Federazione. E non bisogna tralasciare il fatto che lo Zar ha incrementato l’interesse del mondo pallavolistico italiano degli ultimi anni. Anche lo stesso giocatore appare sconvolto dalla scelta della sua esclusione. Ecco le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport : “Non ho parole per descrivere cosa sto provando. Non pensavo di trovarmi in una situazione del genere. Faccio un grande in bocca al lupo ai compagni e al tecnico Blengini, perché mi sento sempre parte di questa squadra”. Traspare amarezza dalle sue parole. Sarà arrabbiato, ma soprattutto deluso da una federazione che vede prima gli interessi economici e poi quelli sportivi. A questo punto bisogna solo sperare che le parti si mettano nuovamente a tavolino e cerchino un accordo con un lieto fine che vede Ivan Zaytsev rientrare con il gruppo azzurro.