"Orange is the new black"
Ma perché proprio l’arancione dovrebbe essere considerato come un colore elegante ed adatto in ogni occasione proprio come il nero? Il titolo sopracitato, della serie tv di cui parliamo oggi, allude alle divise delle protagoniste detenute all’interno del penitenziario di Litchfield. L’arancione diventa il colore di ognuna di loro nel momento in cui varcano la soglia della galera. Non esiste altra tinta: con la divisa arancione si dorme, si mangia e si lavora.
La serie (chiamata anche OITNB) è trasmessa in streaming su Netflix ed è ideata da Jenji Kohan. Raccontando unicamente della reclusione femminile, la storia è ispirata alle memorie di Piper Kerman in “Orange is the new black: My year in a Women’s Prison.” Il successo, provocato principalmente dalla trama innovativa, ha fatto in modo che gli attori e il regista ricevessero premi come:
Migliore serie tv commedia del 2014 ai Critics Choise Television Awards;
Miglior cast nel 2015, 2016 e 2017 ai Screen Actors Guild Award.
Oltre a molti altri riconoscimenti, ha conquistato la trentanovesima posizione nella classifica delle 100 migliori serie di “miglioriserie.tv”.
Mentre in un carcere maschile l’unica complicità ammessa è quella legata al gruppo di appartenenza, nel penitenziario delle nostre protagoniste vi è maggiore spazio all’individualità, alla sensibilità e all’umanità. Nonostante Piper Chapman sia il personaggio principale, le altre detenute non passano in secondo piano: durante gli episodi vengono esaminati i loro ricordi e i motivi per cui hanno infranto la legge. Conoscendo le loro storie piene di povertà, droga ed ostacoli, il muro del pregiudizio, che lo spettatore ha all’inizio della serie inizia a frantumarsi pian piano e le donne non vengono più viste come arroganti e prive di cuore ma come essere umani in carne ed ossa e per questo anche ricche di debolezze e sentimenti.
È mostrato l’abuso di potere da parte dei federali americani, la corruzione dello stato e di come quest’ultimo le reputi “rifiuti” una volta fuori dalle sbarre. Sopravvivere al mondo esterno sembra quasi impossibile e per questo alcune detenute, scoraggiate, continuano ad infrangere la legge per ritornare dove si sentono a casa: a Litchfield. La direttrice del carcere è la rappresentazione principale dell’immoralità: occulta gli stupri sulle detenute e l’esistenza dello spaccio di droga; utilizza i fondi della struttura per avere le auto più in voga del momento. Tuttavia, lo spettatore sembra l’unico ad accorgersi di tale dramma.
La trama delle cinque stagioni non è né violenta né cruda tanto che il pubblico è in grado di divertirsi insieme alle donne nelle loro avventure quotidiane. Il mondo lesbo è onnipresente, quasi nessuno è eterosessuale.
Tra i personaggi più significativi ricordiamo:
Chapman. Incarna tutto il cambiamento della reclusione, la perdita dell’illusione, del futuro e della speranza. Infatti, la sua immagine iniziale è quella di una bambina spaventata È mostrato l’abuso di potere da parte dei federali americani, la corruzione dello stato e di come quest’ultimo le reputi “rifiuti” una volta fuori dalle sbarre. Sopravvivere al mondo esterno sembra quasi impossibile e per questo alcune detenute, scoraggiate, continuano ad infrangere la legge per ritornare dove si sentono a casa: a Litchfield. La direttrice del carcere è la rappresentazione principale dell’immoralità: occulta gli stupri sulle detenute e l’esistenza dello spaccio di droga; utilizza i fondi della struttura per avere le auto più in voga del momento. Tuttavia, lo spettatore sembra l’unico ad accorgersi di tale dramma. La trama delle cinque stagioni non è né violenta né cruda tanto che il pubblico è in grado di divertirsi insieme alle donne nelle loro avventure quotidiane. Il mondo lesbo è onnipresente, quasi nessuno è eterosessuale. Tra i personaggi più significativi ricordiamo:
Chapman. Incarna tutto il cambiamento della reclusione, la perdita dell’illusione, del futuro e della speranza. Infatti, la sua immagine iniziale è quella di una bambina spaventata che poi muta, durante le varie peripezie, diventando spietata e fredda. Piper accetta il suo destino: quello di essere un animale in gabbia.
RED. Ha la classica espressione della donna dura, superba, priva di sentimenti con un passato che le grava sulle spalle. Al contrario di Chapman, diventerà un animale ferito e privo di potere.
Nicky. É uno dei personaggi più ironici della serie: la sua dipendenza dall’eroina l’ha portata per un lungo periodo a Litchfield.
Sophie. Dopo anni di insicurezze, riesce a ritrovare se stessa diventando transgender grazie al supporto della moglie. Nel penitenziario si occupa della benessere delle signore grazie al suo salone di bellezza.
Insomma, possiamo dire che Kohan ha l’abilità di trasportarci nei casermoni grigi dal quale non è possibile fuggire. Le detenute iniziano, così, a far affezionare tutti ma non possono far altro che lasciare l’amaro in bocca: molte saranno vittime del destino che le vuole delinquenti e poche riusciranno a salvarsi da una società che le spinge sempre più al margine.
Considerando che “Orange is the new black” è una serie estiva sicuramente la sesta stagione avrà inizio nel Giugno 2018. Poiché ci separano ancora parecchi mesi dai nuovi episodi, vi consigliamo di seguire le quelli precedenti così da essere pronti non appena verranno trasmesse le nuove avventure delle nostre ragazze!