L’uomo più veloce del mondo ruggisce, ma non troppo. E’ ancora lontano da un tempo degno di Usain Bolt. A Ostrava ha fatto il debutto stagionale correndo i 100m a 10.06. Prima di questo meeting ha corso in Jamaica a 10.03. Insomma, il jamaicano non è sceso sotto la barriera dei 10 secondi, ma mancano ancora una quarantina di giorni al Mondiale di Londra e ha altre occasioni per potersi migliorare. Ieri, al Golden Spike di Ostrava , parte come al solito in sordina. Spinge fino alla fine, ma senza eccedere. Lo si vede ancora macchinoso. Per quasi tutta la gara fa spalla a spalla col cubano Perez che termina la gara con un ottimo 10.09. La vittoria di Bolt non è stata netta e soprattutto nei primi 50 m Perez sembrava poter fare il gran colpo. Poi come un “fulmine”, Usain lo ha sorpassato e ha controllato fino alla fine vincendo la gara. Al termine della corsa sembrava affaticato e si toccava i flessori. Il linguaggio del corpo non era di quelli più positivi, poi davanti ad una telecamera ha cominciato a ballare e scherzare come sempre. E’ evidentemente lontano dalla sua migliore forma fisica, ma non c’è nulla di cui preoccuparsi. Per Usain questa era la nona volta ad Ostrava e gli organizzatori della rassegna insieme ai tifosi hanno omaggiato il corridore con l’inno jamaicano e con una spettacolare coreografia sugli spalti, il quale mostrava la bandiera della Jamaica. Quindi, ha iniziato la passerella per lo stadio con uno speaker e ha rilasciato dei brevi commenti sulla gara: “Non sono contento del tempo, ma l’importante è star bene. Il mio coach ha detto che stavo bene e dovevo dimostrarlo in pista. Così è stato. Che ricordo mi porterò di Ostrava? A parte il freddo e il vento in qualche occasione, mi ricorderò di questa meravigliosa folla sugli spalti!”. La festa poi è cominciata con il pubblico tutto per lui e con dei balletti in pedana. E’ dunque iniziata l’ultima stagione europea di Usain Bolt. Sta terminando un’epoca per l’Atletica. Il corridore ha vinto tutto quello che poteva vincere. Ori Olimpici, Mondiali, Trials Jamaicani.. certo c’è un rimpianto. La finale dei 100m dei campionati mondiali di Daegu 2011, nella quale venne squalificato per falsa partenza. Ma è solo un piccolo neo di una carriera indimenticabile. E quest’anno vorrà chiuderla vincendo tutto quello che potrà vincere, finendo in bellezza in Gran Bretagna.
Èritornato anche il nostro Tamberi a gareggiare, che sta recuperando dopo il lungo infortunio dello scorso anno. Al Golden Spike di Ostrava è arrivato a quota 2,20, senza riuscire a superare dopo 3 tentativi i 2,24. Questa era la sua seconda gara e sebbene Gianmarco sappia quanto deve ancora lavorare e quanta pazienza debba ancora avere, è uscito un po’ amareggiato dalla gara. Non è abituato ad arrivare lontano dal podio e il settimo posto di ieri lo ha deluso parecchio. Ma per tornare ad ottimi livelli ci vuole ancora tanto lavoro. Ecco le sue dichiarazioni riportate dal FIDAL al termine della sua gara: “Solitamente più si alza l’asticella più prendo una rincorsa veloce. Ma adesso il mio fisico non mi permette di fare questo. Devo imparare a correre in maniera controllata come nei riscaldamenti, dove faccio salti anche molto alti. Il risultato di oggi è deludente e sono molto arrabbiato con me stesso, ma ho avuto alcune buone sensazioni che porterò con me”. Tamberi ha appena cominciato la sua stagione estiva. Questa era la sua seconda apparizione e la terza gara sarà molto più importante. Destinazione Parigi tra due giorni: Diamond League. Sotto la Tour Eiffel, il saltatore avrà modo di provare a superare i 2,20. Con lui gareggeranno atleti di un certo spessore mondiale: Barshim, il super favorito, Bondarenko e Thomas.