BlogBusters, come scritto dal nostro direttore nel primo articolo, si pone di avere una visione completa a 360° per 365 giorni all'anno. È questo il motivo per cui questo blog tratta gli argomenti più disparati e generici della vita. In quest'articolo, tuttavia, questa genericità ho voluto trasmetterla ad un solo campo, quello di mia competenza, il cinema.
Mi sono chiesto: come sarebbe BlogBusters (ma più in generale la vita) se si basasse unicamente sul cinema? La risposta è tutto ciò che segue a questa introduzione.
Cominciamo con la rubrica ALIMENTAZIONE
Pensando al cibo subito mi è venuto in mente Tarantino e tutti gli alimenti tarantiniani che, tuttora, sono nella cultura pop. Dal Big Kahuna Burger (cliccando sopra troverete la ricetta) di Pulp Fiction, al pollo alla Rosco di Jackie Brown; dal sandwiches di Kill Bill, alla torta bianca di Django Unchained. Il maestro, da vero esteta, ama molto anche il cibo che cura sempre nel dettaglio nelle sue opere
Questo fantastico ricettario tarantiniano è contenuto in alcuni cofanetti bluray dei film del maestro. Ho provato il Pollo alla Rosco e il drink di Ordell, ma anche vari panini...fantastico!
Beh, qui il collegamento è più diretto...pensando alle serie tv mi viene in mente Fargo, fortunata serie basata sul capolavoro omonimo dei Coen. Nella prima stagione (quella che finora ho visto) la trama stessa è un riferimento al film e lo stesso vale per l'atmosfera e l'ambientazione innevata.
In più, recentemente ho visto una serie interessantissima stile Sons of Anarchy che si chiama "Animal Kingdom" ed è basata sull'omonimo film australiano, il cui regista figura tra i produttori della serie.
Per questa sezione ho pensato a vari film. Da Tornatore con "La migliore offerta" a Dario Argento, nei cui film l'arte è sempre un tema ricorrente (in particolare ha dedicato un'intera pellicola intitolata "La sindrome di Stendhal all'argomento...con protagonista la figlia). In generale, ecco un bellissimo video che ripercorre le diverse citazioni all'arte nel cinema. Nel video, fra gli altri, figura Lars Von Trier e il suo Melancholia.
Dopo all'arte nel cinema, passiamo al cinema nel cinema, il quale spesso riconduce ad un'analisi ontologica sul cinema stesso. Il meta-cinema è una tecnica diffusissima. In particolare, mi viene in mente il grande Truffaut e il suo Effetto Notte, che è un lungometraggio in cui tutte le scene sono la realizzazione di un film. Anche David Lynch ha usato questa tecnica, per esempio, in Inland Empire, in cui addirittura non sappiamo quali scene siano del film nel film e quali del film in sè.
Il cinema, come la vita, comprende tutto, La musica, in particolare, è da sempre elemento portante del cinema. Sin dalla sua nascita e anche prima dell'avvento del sonoro, le proiezioni erano sempre accompagnate con musica. Oltre a questo, basta fare un solo nome per capire il collegamento tra cinema e musica: Ennio Morricone.
Ecco un esempio di come musica e immagini si intrecciano perfettamente, per dar vita a quella che è forse, come ci suggerisce il video, la miglior scena mai girata.
Beh, come non citare il mitico Lino Banfi nelle vesti di Oronzo Canà, il suo 5-5-5 a farfalla e il suo improbabile calciomercato del film l'allenatore nel pallone. Ancora più grande, in tal senso, è la grandezza della comicità napoletana di Massimo Troisi, di cui allego questa mitica scena dal film Scusate il ritardo.
Più in generale, lo sport è un argomento legatissimo al cinema. Penso al film Momenti di Gloria, di cui allego la scena iniziale che ha una colonna sonora storica.
Lo sport, come detto, è un argomento legatissimo al cinema. E lo è proprio sin da sempre! Basti pensare al film di propaganda nazista Olympia (1938), che documenta le olimpiadi di Berlino del 1936. I corpi scolpiti degli olimpici sono l'immagine simbolo di questo film, che, aldilà del contenuto politico, ha apportato grandi novità tecniche al cinema.
Avendo già parlato di sport, mi concentro sulla scienza nel cinema. Oltre alla creatura Frankestein famosissima, c'è un'altra creatura creata da uno scienziato pazzo che è quella del capolavoro Metropolis di Fritz Lang (1927).
Si parla sì di fantascienza, ma il cinema migliore ha esaltato proprio l'aspetto fantastico della scienza sfruttando il progresso scientifico di ogni epoca e dimostrando al pubblico le possibili conseguenze (basti pensare anche a Blade Runner a Ritorno al futuro, ma in generale a tutto il cinema di fantascienza).
Discorso analogo per la tecnologia, che nei film ci porta a viaggiare nello spazio o, restando in tema informatico, a improbabili hackeraggi rivoluzionari. Più in generale, la tecnologia è stata fondamentale per il cinema, in primis per il passaggio dall'analogico al digitale. Questo ci fa capire che il cinema è fatto di tecnologia e vive di essa. In questo caso, mi fa piacere citare una serie tv di gran livello e assai cinematografica che parla di hacker: Mr.Robot.
Il viaggio nel cinema ha sempre avuto il suo fascino. Lo stesso atto di visionare una pellicola è un viaggio. Penso, in particolare, al viaggio ribelle in Into the wild, del personaggio Alex Supertramp che attraverserà molte mete e che sarà influenzato dalle esperienze e dalle persone che incontrerà. Non è il viaggio in sè la cosa importante, ma il bagaglio di esperienze che con esso ci creiamo.
Andando in ambito più esterno, esiste una pratica chiamata cineturismo, che è la tendenza sempre più diffusa nell'andare a visitare i set dove sono stati girati i più grandi film. Questa pratica è nata con l'avvento dei kolosssal e la costruzione di set giganteschi. Il mio sogno, ad esempio, è andare in Nuova Zelanda per visitare i luoghi in cui è stata
girata la mia trilogia preferita: il signore degli anelli.
Parlando di wrestling non si può fare a meno di citare il capolavoro di Darren Aronofsky: The Wrestler. Oltre a rappresentare il mondo dello sport e dell'intrattenimento del wrestling, ci mostra soprattutto la storia di un uomo, interpretato dal fantastico Mickey Rourke. Le inquadrature da dietro la nuca ci fanno immedesimare nel personaggio la cui parabola ascendente sarà vissuta quasi in prima persona dallo spettatore. La sua sofferenza conquisterà tutti, grazie al punto di forza principale dell'opera, il già citato Rourke. Egli è artefice di un'interpretazione perfetta, sia a livello fisico che psicologico...interpretazione destinata a restare nella storia.
Come al solito, attendo le vostre opinioni e le eventuali osservazioni, magari su altri titoli che vi sono venuti in mente per ogni argomento.