top of page

TOP 5 FILM ITALIANI ANNI 70'

Anni 70', siamo in piena New Hollywood: il cinema, come la musica, conosce forse il suo miglior momento, in piena vitalità post '68. In questo clima di grande cultura, troviamo alcuni dei più grandi film d'autore della storia. E' anche il decennio, però, della nascita dei blockbuster con l'uscita de "Lo Squalo", che segna una rottura con il periodo della Nuova Hollywood. Oltre all'America, ci sono diverse correnti in Europa e, in particolare, troviamo in Francia gli ultimi grandi film di Truffaut.

Oggi, però, vogliamo soffermarci unicamente sul nostro belpaese, nel quale cinematograficamente si respira un clima diverso, non troppo influenzato dalle correnti d'oltreoceano. E' il periodo di registi/intellettuali come Michelangelo Antonioni e Elio Petri. Ma, al contempo, c'è il prosieguo del BOOM del cinema di genere, già scoppiato nel decennio precedente: è il periodo degli spaghetti western, dei gialli all'italiana, dei poliziotteschi, dell'horror di Bava e dello splatter di Fulci.

Detto ciò, voglio proporvi la mia personalissima classifica dei migliori 5 film in Italia dal 1970 al 1979. O meglio, dovrei dire dei miei preferiti, in quanto, come detto, è una classifica che si basa molto più sul sentimento che nutro personalmente per le opere che per una scelta obiettiva.

 

5 - Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970)

Questo è un capolavoro che non necessita di presentazioni. Elio Petri rappresenta l'Italia post '68 tramite la storia di un dirigente di polizia (un pazzesco Gian Maria Volontè, probabilmente nella sua migliore interpretazione) che è "un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano" (cit.)

Tante sono le scene bellissime, in cui Volontè da il meglio di sè, tuttavia preferisco allegarvi l'intrigante colonna sonora immortale del maestro Morricone.

 

4- Giù la testa (1971)

Qualsiasi altro film di Leone sarebbe stato al primo posto, Giù la testa non è il mio preferito, ma resta pur sempre un capolavoro immortale del genere, che subisce un'ulteriore rivoluzione in quest'opera, in cui sempre di più è presente il tema del tempo, caro a Sergio Leone, che poi svilupperà perfettamente in C'era una volta in america (di cui iniziò la lavorazione già dagli anni 70'). Anche in questo caso, allego la meravigliosa colonna sonora del maestro Morricone, che considero uno dei più grandi artisti della storia dell'umanità.

 

3 - Profondo Rosso (1975)

Master of horror, Dario Argento...non ci sono parole per descrivere la bravura di questo artista che poi si è perso inspiegabilmente. Il suo maestro Mario Bava gli ha dato le basi per alcune delle tecniche registiche e di fotografia più raffinate del genere. I grandi capolavori horror ce li abbiamo in casa, considerando che due anni dopo uscirà Suspiria dello stesso Argento. Un cast e una sceneggiatura non perfetti fanno da sfondo a quello che però è un capolavoro fatto di luci, colori, angolazioni e musiche da paura! Proprio per le musiche, non avendo trovato la nenia inquietante del bambino, vi allego la stupenda colonna sonora che, da sola, lascia immaginare l'inquietudine che si prova guardando questo capolavoro.

 

2- Cani Arrabbiati (1974)

L'anno prima di Profondo Rosso, il mentore di Dario Argento, che di solito si occupava di film horror, si cimenta in un thriller inquietante, che anticipa lo stile pulp e ispira opere come Le Iene, in cui non si vede la rapina, bensì tutto quello che succede dopo. Stiamo parlando del già citato Mario Bava, che non ci mostra la rapina (tema centrale del film), ma pur non vedendola, lo spettatore la vive, tramite le inquadrature e i dialoghi dei personaggi. Capolavoro assoluto, perché ambientato quasi interamente in un'auto, non smette neanche per un secondo di mantenere la tensione alta, fino al colpo di scena finale. Allego il film completo, non c'è una scena superiore alle altre in questo violentissimo cult.

 

1- Milano Calibro 9 (1972)

Si tratta di uno dei film a cui sono più affezionato. Il mio film preferito (Pulp Fiction) deve molto a questo noir/poliziottesco/gangster, che prima di tutti diffonde gli elementi tipici del genere pulp. La bellezza di Barbara Bouchet, femme fatale che non ti aspetti, vale da sola la visione del film. Soggetto, sceneggiatura e regia di Fernando Di Leo. Anche in questo caso troviamo un finale sconvolgente (lo allego sotto) che, per la sua imprevedibilità dimostra come lo stile non sia classificabile e come l'equazione cinema di genere=cinema commerciale non sia valida proprio sempre.

 

E invece? I vostri preferiti quali sono? Fatemelo sapere con un commento.

P.S. Sabato, come sempre su BlogBusters, arriverà la TOP 5 film americani anni 70', tenetevi pronti!


RECENT POSTS:
bottom of page