È presto per dirlo, ma l’atletica italiana potrà avere in un futuro non molto lontano un velocista da record. Si chiama Enrico Sancin, viene da Trieste e ha solo 15 anni. Ha da poco corso i 100m in 10.79, stabilendo il record nazionale under 16.
Non è da tutti stare sotto gli 11 secondi. E quando hai solo 15 anni la notizia inizia a risuonare più forte. Il giovane sprinter ha vinto con questa crono la finale regionale dei Campionati Studenteschi a Spilimbergo (Pordenone) con ampio distacco dagli altri avversari . Enrico ha nelle sue gambe il futuro di un campione. Ha tutto per diventare il nuovo “Mennea”, diventando magari “la freccia del Nord”. È ad 1’’30 dal record mondiale stabilito dall’uomo più veloce della terra, Usain Bolt. Il nostro triestino ha il vantaggio di essere molto giovane e possiede un notevole margine di miglioramento. Ciò significa che bisogna farlo crescere ancora un po’, evitando di dargli troppe pressioni, ma allo stesso tempo sfruttando le sue capacità straordinarie. Intanto, la nazionale maschile può contare su validi centometristi, come Filippo Tortu classe ’98. Lo sprinter di 19 anni l’anno scorso è riuscito a superare il record italiano juniores ed è entrato nelle 8 migliori prestazioni italiane dei 100m piani.
Vogliamo puntare i nostri riflettori sulle categorie femminili? Non possiamo non citare Libania Grenot: la campionessa è specializzata nei 200m e 400m e, a livello europeo, è considerata una delle più forti in circolazione.
Quest’estate toccherà a lei attaccare le campionesse giamaicane e statunitensi ai Mondiali di Atletica Leggera di Londra per centrare il suo primo titolo mondiale. Dunque, un futuro così ambizioso per i nostri velocisti, non si vedeva da tempo. E l’Italia potrebbe tornare ad essere temuta anche nell’atletica.