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Fattore C...hampions! Conte-Chelsea, il connubio è vincente

Londra si tinge nuovamente di blu. Dopo il successo maturato nel 2015, il Chelsea torna sul gradino più alto della Premier League laureandosi per la sesta volta nella sua storia campione d'Inghilterra, al termine di una stagione dominata in lungo ed in largo dagli uomini di Antonio Conte. I blues hanno centrato il primo match point a loro disposizione battendo il West Bromwich grazie alla rete del giovane attaccante belga Batshuayi, mandato in campo pochi minuti prima dal tecnico italiano.

Una vittoria sicuramente di squadra, ma che vede l'ex commissario tecnico della Nazionale italiana l'artefice principale: Antonio, infatti, è stato bravo a ridare nuova linfa ad un organico che arrivava da uno scialbo decimo posto e a rivitalizzare giocatori apparsi spenti e poco appariscenti nella passata stagione. L'esempio più lampante è quello di Eden Hazard, l'unico oltre Diego Costa ad aver raggiunto e superato i 10 gol stagionali.

Guai, però, a pensare che questo sia un traguardo: il Chelsea è un club ambizioso e la vittoria del campionato proietta la squadra in palcoscenici più ambiti. Il sogno è sicuramente quello di tornare ad alzare la Champions League che, come ci dice la storia, è stata vinta quando in panchina c'era un altro allenatore italiano, Roberto Di Matteo. Ovviamente, sarà il campo a dare i giudizi definitivi, ma per i tifosi dei blues sognare è lecito: d'altronde, con un gruppo del genere, sarebbe impossibile non farlo.

Ed anche per lo stesso Conte la coppa dalla grandi orecchie sarebbe un successo straordinario, tra l'altro già vinta da calciatore con la Juventus nel 1996.

Non ci resta che dire “well done, Antonio”, l'ennesima dimostrazione che... “italians do it better”.


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