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"Il fruttivendolo è il nostro migliore amico"

Imbustati, preconfezionati, congelati, surgelati, IV Gamma, il progresso della tecnologia nel settore dell’ortofrutta sta facendo perdere, anche se in maniera marginale, il contatto diretto col prodotto fresco in sé. La scelta accurata ed effettuata di persona delle materie prime, specie per quanto riguarda frutta e verdura, fa la differenza nel momento conviviale per eccellenza. Stagionalità, Qualità e Biologico sono le parole chiave per una spesa corretta, salutare e, perché no, economica.

Premessa fondamentale, contestualizziamo: nel 2017 si è perso il senso di “Stagionalità” vera e propria, analizzando le botteghe dei fruttivendoli locali e della G.D.O. si nota con estrema facilità come siano reperibili prodotti che 70 anni fa, magari, si potevano trovare solo nei mesi in cui, appunto, era prevista la loro vendita conseguente ai tempi di semina, crescita, raccolta e distribuzione (Filiera Agro-Alimentare); al giorno d’oggi, invece, è del tutto normale trovare pomodori a Dicembre o mele a Luglio. Queste “anomalie” hanno 2 origini fondamentali: Coltivazione in serra e Importazione. Nel primo caso parliamo di colture che sono state, sicuramente, trattate con prodotti chimici che lasciano nonostante i processi di lavaggio, residui dannosi per l’uomo e che oltretutto arrecano un danno considerevole all’ ambiente; nel secondo abbiamo dei prodotti raccolti “anticipatamente” che completano la maturazione in celle frigorifere durante degli interminabili viaggi transoceanici, via nave, durante i quali vengono comunque irrorati da alcune sostanze che, essendo le legislazioni in materia alimentare molto differenza tra UE e “Resto del mondo”, potrebbero essere addirittura proibite all’ interno dell’Unione Europea e che nonostante i diversi processi di analisi e lavaggio pre-vendita possono essere mascherati o ignorati, ma a lungo termino potrebbero arrecare danno all’ organismo dell’ignaro consumatore.Una corretta informazione dei consumatori può salvaguardare, oltre la salute del consumatore stesso, anche l’economia interna prediligendo prodotti nazionali agli importati che oramai sono sulle nostre tavole anche quando non vi è necessità. La qualità di un prodotto, per definizione, è l’insieme delle caratteristiche intrinseche ed estrinseche per cui il consumatore è spinto a consumare quel prodotto.Nel campo dell’ortofrutta occupano il grosso del grafico percentuale, le caratteristiche organolettiche. Forma, colore, consistenza e sapore sono quelle che principalmente influenzano la scelta del consumatore, in quanto indici di un corretto processo di fioritura, accrescimento, maturazione e raccolta del prodotto. “Non sempre è tutt’oro quel che luccica”, bisogna infatti stare attenti ai sotterfugi che la G.D.O., e l’industria agro-alimentare, più generalmente, escogitano banalmente per aumentare le vendite. Un esempio lampante è il trattamento a base di cere che si effettua a carico di Mele, pere, arance, meloni per renderne la buccia più lucente e/o nascondere le imperfezioni della stessa. Non si diffidi quindi dai prodotti con leggere “imperfezioni” o dal dubbio aspetto, tenendo sempre a mente che “il verme cerca casa nell’insalata buona, e non in quella cattiva”.

Tutto ciò che in precedenza è stato affermato, implica una particolare attenzione ai processi che precedono la distribuzione di frutta e verdura, a questo punto entra in gioco il “Biologico”. L’agricoltura Bio, non è altro che l’applicazione di quelle che una volta erano i normali standard di coltivazione per tutti i prodotti del “belpaese”: nessun prodotto chimico, concimante naturale, zero serre e prodotti dalle eccellenti proprietà sia nel campo nutrizionale che in quello.

Glossario VI Gamma: Categoria di prodotti raccolti freschi, e successivamente confezionati e “pronti all’uso”. G.D.O. : Grande Distribuzione Organizzata, fanno parte di questa categoria di venditori le catene di ipermercati e i Discount. Filiera AgroAlimentare: Insieme dei processi che intercorrono tra la raccolta di un prodotto agroalimentare e il suo consumo. Cere: Prodotti fungicidi, come la Morfolina, potenzialmente tossici che vengono utilizzati per donare lucentezza a frutti come Mele e pere

Tirando le somme applicando e ragionando sui 3 “criteri fondamentali” di cui sopra si può procedere a una spesa consapevole, corretta e di buona qualità.

Fonti:

Marcellinutrizione.it mark-up.it guida consumatore.com antenna verde.it


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