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TOP 5 FILM USA ANNI 70'

Come anticipato nello scorso articolo (top 5 film italiani anni 70'), quest'oggi vi presento la mia top 5 dei migliori film statunitensi nei magnifici, folli e spensierati anni 70'. Come detto, è il periodo della New Hollywood e di alcuni dei più grandi film d'autore della storia. Da Scorsese a Coppola, passando per De Palma e Cronenberg, abbiamo alcuni dei più grandi registi/autori della storia del cinema mondiale. Ma non perdiamoci in nomi (anche perché l'elenco sarebbe tutt'altro che corto) e vediamo subito la mia personale TOP 5.

5 - Il cacciatore (1978)

Avevo pensato ad un ex aequo con Qualcuno volò sul nido del cuculo di Forman, ma questo capolavoro di Cimino, che rientra tra i più grandi film della storia, ha qualcosa in più. Sarà l'interpretazione perfetta e forse più di attoroni come De Niro, Walken, Cazale e la Streep a rendere sublime la storia di questi ragazzi, la cui quotidianità è stravolta dalla terribile guerra del Vietnam. Una tragedia senza compromessi, per un film da lacrime che invita riflessioni sull'umanità e sull'ORRORE della guerra.

"Tu devi contare su un colpo solo, hai soltanto un colpo, il cervo non ha il fucile, deve essere preso con un colpo solo. Altrimenti non è leale."

 

4 - Apocalypse Now (1979)

Ancora una volta si parla del Vietnam, giusto per farvi capire l'influenza che questa guerra folle e crudele ha avuto sulla cultura americana. Mai come in questo film, che in certi punti, invece, sembra esaltarla, si tratta l'orrore di essa. Si potrebbero fare tanti nomi, ma si può gridare al capolavoro incondizionatamente per uno solo: Marlon Brando, protagonista di uno dei monologhi sulla guerra più grandi della storia. Forse, questo è in assoluto il film in cui più di tutti viene analizzato in maniera lucida e al contempo folle la parte psicologica della guerra sull'essere umano. Come dirà il regista Francis Ford Coppola: "il mio film non è sul Vietnam, il mio film è il Vietnam."

"L'orrore, l'orrore..."

 

3 - Il Padrino parte I (1972)

Questo è IL FILM. Un'opera che ha rivoluzionato il modo di fare cinema, il film gangster da cui TUTTI i futuri lungometraggi hanno preso ispirazione. Ancora una volta Coppola, ancora una volta Brando, per il più grande film gangster della storia. Al Pacino nel suo ruolo migliore, forse secondo solo a Scarface. Non ha bisogno di altre presentazioni, è un cult che tutti almeno una volta nella vita devono aver visto.

"Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare."

 

2 - Chinatown (1974)

Il thriller migliore del decennio, per la regia di un Polanski al meglio della forma, esattamente come Nicholson, che se non è entrato in questa lista con Qualcuno volò sul nido del cuculo, lo ha fatto comunque con quest'altra opera, che non può mancare nel repertorio di un buon cinefilo. Più ci sono soldi in ballo, più nascono segreti e la violenza è pronta a farsi sentire. La capacità di trasporre tutto questo nell'ambiente americano anni 30' e, soprattutto, farlo seducendo in maniera totale lo spettatore è solo frutto di una regia perfetta.

"Lascia perdere Jake, è Chinatown."

 

1 - Taxi Driver (1976)

La testa della classifica, detto questo, va di gran lunga a questo film...sì proprio questo, non ho avuto dubbi sul classificarlo al primo posto. Per quanto un film possa essere bello, per quanto possa far riflettere e possa essere in empatia con lo spettatore, non lo sarà mai come Taxi Driver. Un De Niro iconico, nella sua interpretazione migliore, anche perché diretto da quello che probabilmente è il miglior regista di tutti i tempi: Martin Scorsese. Anche qui si sentono gli effetti della guerra in Vietnam, che hanno reso folle Travis Bickle, il cui trauma post-guerra non è mai presentato chiaramente, ma si sente dai dialoghi, dalla sceneggiatura fantastica. Il suo trauma, però, è più che giustificato da un paese e da una città, quello americano e quella di New York, che vengono presentati in tutto il loro schifo. La criminalità, il clima di violenza e di odio è all'ordine del giorno e il nostro tassista avrà a che fare con questo mondo. Non si può, alla fine, non riconoscere l'essere eroe del protagonista e, soprattutto, non si può non giustificare la sua follia.

"Ma dici a me?"

Fatemi sapere se siete d'accordo con me e inviatemi la vostra TOP 5!


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